Gli investigatori russi concludono l'indagine sul terrorismo di Crocus e affermano che l'attacco è stato condotto "nell'interesse dell'Ucraina"

Le autorità russe incaricate dell'applicazione della legge hanno annunciato lunedì la conclusione delle indagini sull'attentato mortale avvenuto lo scorso anno alla sala concerti di Mosca, sostenendo che l'attentato è stato condotto "nell'interesse" dell'Ucraina.
Lo Stato Islamico si è assunto la responsabilità della sparatoria di massa del 22 marzo 2024, in cui quattro uomini armati hanno ucciso 149 persone e ne hanno ferite altre 609 presso il Municipio di Crocus. L'attacco ha causato danni stimati in 6 miliardi di rubli (76,4 milioni di dollari).
Il comitato investigativo russo, che indaga sui crimini, ha identificato 19 presunti autori, complici e fornitori di armi come membri dell'ISIS-K, l'organizzazione affiliata allo Stato islamico attiva nell'Asia centrale e meridionale.
"Questo crimine disumano è stato pianificato e commesso nell'interesse dell'attuale leadership dell'Ucraina, al fine di destabilizzare la situazione politica nel nostro Paese", hanno affermato gli inquirenti in una nota.
Il Comitato Investigativo ha ribadito le precedenti affermazioni del Presidente Vladimir Putin secondo cui gli aggressori avrebbero tentato di fuggire in Ucraina dopo la sparatoria, ma sarebbero stati catturati nella regione russa di Bryansk, vicino ai confini con Ucraina e Bielorussia. Kiev ha ripetutamente negato qualsiasi ruolo nell'attacco.
Gli investigatori russi hanno affermato che i preparativi per l'assalto sono iniziati mesi prima. Alcuni sospettati avrebbero ricevuto addestramento all'estero e le armi sarebbero state modificate e introdotte clandestinamente in Russia attraverso la città portuale daghestana di Kaspiysk.
È in corso un'indagine separata su altri sei sospettati, tra cui due presunti mandanti, ancora latitanti e ricercati a livello internazionale. Le autorità hanno dichiarato a marzo che questi sospettati avevano reclutato gli uomini armati e organizzato il loro addestramento al di fuori della Russia.
In una precedente dichiarazione, il Comitato investigativo aveva accusato i servizi di sicurezza di uno “stato ostile” non meglio identificato di aver pianificato e diretto l’attacco allo scopo di destabilizzare la Russia.
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